Diego Della Valle spariglia ancora una
volta. Mentre sotto il cielo della politica l'impasse bersaniana blocca
la formazione di un nuovo governo e mentre Confindustria sollecita
«decisioni rapide», Mister Tod's fa una proposta-choc alla classe
imprenditoriale italiana.
«Destiniamo l'1% dei nostri utili a
iniziative di solidarietà incentrate sui nostri rispettivi territori»,
dice il numero uno del gruppo del settore fashion. Per Tod's (145,5
milioni di utile nel 2012) l'impegno è di circa 1,5 milioni da destinare
a Casette d'Ete e zone limitrofe.
«Destineremo un componente del
consiglio di amministrazione a questa iniziativa», ha spiegato Della
Valle, annunciando che verrà nominato già alla prossima assemblea del
gruppo. Come linee prioritarie di intervento, l'imprenditore marchigiano
ha spiegato di voler sostenere «il mondo dell'infanzia, dei vecchi e
quello dei giovani che entrano nel mondo del lavoro, denaro che, da
domani mattina (oggi-ndr), sarà a disposizione nel nostro territorio».
Secondo
Della Valle, al netto delle società in perdita, i primi gruppi del
Ftse-Mib hanno conseguito nel 2012 circa 15 miliardi di utili, perciò -
se la sua proposta fosse accolta dagli altri imprenditori - si
libererebbero 150 milioni di risorse per «dare un po' di conforto a chi
vive nella disperazione».
Sarebbe, ha sottolineato, come «fare una
Finanziaria a modo nostro». Insomma, si può «far ripartire l'economia»
impegnando una cifra irrisoria del conto economico ancorché si sia
conseguito un utile.
L'iniziativa di Mister Tod's, presentata ieri
con una conferenza stampa a Milano, ha anche una forte valenza politica,
in quanto manifesta senza falsi pudori la volontà del capitano
d'azienda di svolgere un ruolo di supplenza rispetto a una funzione che,
in teoria, sarebbe demandata alla classe politica.
Ma come si può
dare fiducia se «il tempo è scaduto da un pezzo»? Il senso del
ragionamento di Della Valle è che gli incontri tra i vari leader
politici per sbloccare lo stallo post-elettorale rappresentano solo una
volontà di autoconservazione.
«La classe politica sta dimostrando la
più grande irresponsabilità, da quaranta giorni stanno discutendo su
come tenere le loro sedie», ha evidenziato, sottolineando che i
«teatrini televisivi sono offensivi per chi ha il frigo vuoto».
Ecco
perché «è doveroso che il presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, rimanga: non può lasciarci in una situazione così
complicata», ha detto. Il capo dello Stato «dovrebbe chiamare a rapporto
questi irresponsabili perché mettano a posto la legge elettorale, poi
si deve tornare a votare». Il Movimento 5 Stelle? I parlamentari
grillini sono «un apribottiglie», ma «trovarsi a governare senza pensare
di doverlo fare è diverso». Un incidente di percorso ma non troppo
dannoso. «Viste le facce di chi hanno sostituito, il danno non è
troppo», ha concluso stigmatizzando i «vecchi che fanno da tappo ai
giovani politici preparati». A Della Valle dare di sé l'immagine del
«rottamatore» non dispiace: l'ha fatto nelle Generali contro Cesare
Geronzi, sta cercando di farlo al Corriere contro Giovanni Bazoli.
L'ennesimo j'accuse dellavalliano ( nell'autunno 2011 acquistò spazi
pubblicitari per protestare contro il governo Berlusconi), stavolta, ha
una caratura differente. E arriva con gli stessi termini («il tempo è
scaduto») e alla vigilia della presentazione del piano di Confindustria
per ridare slancio al Paese.D'altronde, a Mister Tod's piace giocare
d'anticipo.
http://www.ilgiornale.it
Nessun commento:
Posta un commento